Prefazione del Prof. Paolo De Luca
(Direttore dell'Orto Botanico di Napoli)
Luglio 2008
Carmela Bruno, in questo suo libro, fornisce una approfondita trattazione del mondo delle piante medicinali.
Nella sua introduzione offre al lettore tutti gli elementi indispensabili per avvicinarsi correttamente alla fitoterapia. innanzitutto approfondisce alcune tematiche di botanica sistematica, illustrando quei caratteri morfologici delle piante che dovranno essere utilizzati per il riconoscimento degli esemplari da raccogliere in natura.
L’erbario è una raccolta ordinata di piante essiccate montate su fogli chiamati exsiccata e classificati solitamente a scopo di studio. Le varie fasi della preparazione dei campioni per l'allestimento di un erbario vanno seguite con molta cura. Un erbario può risultare molto utile per le ricerche di botanica, soprattutto nel campo delle piante officinali, in quanto permette di prendere confidenza con la pianta e di analizzarla in tutti i suoi particolari, facilitandone così il riconoscimento e lo studio.
PRINCIPI ATTIVI, FITOCOMPLESSO E TITOLO
Le piante medicinali devono la loro azione curativa ai principi attivi, un gruppo di sostanze caratterizzabili chimicamente e dotate di attivitàbiologica, che vengono prodotte dalle cellule della piante nel corso del loro normale metabolismo per diversi scopi.
I principi attivi possono essere sintetici, come nel caso dei medicinali, semisintetici come nel caso dell’aspirina, naturali, come nel caso del fitocomplesso contenuto nelle droghe utilizzate in erboristeria.
Esistono preparati erboristici che richiedono attrezzature specifiche e personale qualificato e altri che possono essere facilmente preparati in casa per il consumo personale.
Bisogna però sapere che esistono rischi e controindicazioni e per questo sono necessari una buona conoscenza delle piante e il consiglio di esperti anche per le patologie minori.
A seconda del solvente che utilizziamo per estrarre i principi attivi contenuti nelle piante abbiamo diversi tipi di preparati.
LA FITOTERAPIA NELL’ANTICHITA’
Le civiltà antiche ritenevano le piante un dono degli dei, in quanto erano capaci di offrire nutrimento, ristabilire la salute e migliorare l’aspetto fisico donando sostentamento e benessere. Esse erano utilizzate anche come ornamento e nei rituali religiosi. Il mito di Glauco ci fa capire quanto gli antichi le tenessero in considerazione e quali potenti virtù venissero ad esse attribuite. Questo pescatore dell’antica Grecia un giorno assaggiò per caso un’erba sconosciuta e all’improvviso le spalle gli si svilupparono, le gote si ricoprirono di una barba verde come i riflessi del mare e le gambe si unirono e si trasformarono in una grossa coda di pesce.Da quel momento Glauco divenne una divinità e sviluppò il dono della profezia.
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