Esistono preparati erboristici che richiedono attrezzature specifiche e personale qualificato e altri che possono essere facilmente preparati in casa per il consumo personale.
Bisogna però sapere che esistono rischi e controindicazioni e per questo sono necessari una buona conoscenza delle piante e il consiglio di esperti anche per le patologie minori.
A seconda del solvente che utilizziamo per estrarre i principi attivi contenuti nelle piante abbiamo diversi tipi di preparati.
Acqua -> Idrolito: 5% di droghe o 1/2% per droghe eroiche.
Alcool -> Alcolito
Vino -> Enolito
Aceto -> Acetolito
Olio -> Oleolito
Glicerolo -> Glicerolito
Si prepara utilizzando foglie, fiori e gambi di erbe che contengono principi attivi che si liberano grazie all’azione combinata di acqua e calore. Si versa l’acqua bollente sulla droga, si copre e si lascia in infusione dai 5 ai 15 minuti. Si filtra e si consuma tiepido da solo o con l’aiuto di miele grezzo. Si conserva al fresco o si beve entro le 24 ore. Se si usa la droga fresca bisogna raddoppiare le dosi.
Si usa per droghe non aromatiche che contengono principi stabili al calore o che non sono facilmente penetrabili dall’acqua calda: radici, cortecce, semi, ecc.
Si versa la droga sminuzzata nell’acqua quando comincia a bollire e si protrae l’ebollizione dai 5 ai 20 minuti a seconda della specie. Si lascia riposare ancora un po’ (5-10 minuti a seconda della specie); si filtra e si consuma tiepido o massimo entro le 24 ore. Durante la bollitura è possibile aggiungere piccole quantità d’acqua per compensare la perdita dovuta all’evaporazione. Si può anche aggiungere la droga quando l’acqua è ancora fredda, in tal caso si otterrà una preparazione più concentrata.
Si prepara versando un solvente a temperatura ambiente sulla droga. Si lascia macerare per un periodo che va da 1 a 30 giorni a seconda della specie, ricordandosi di agitare quotidianamente il contenitore. Si filtra il preparato con colini o garze e si conserva al buio e al fresco in recipienti di vetro ben chiusi. Se il macerato è in acqua va bevuto entro le 24 ore, se è in olio, alcool, aceto, può avere una durata che va da 1 a 6 mesi.
Si prepara aggiungendo ad un infuso, decotto, macerato o altro uno sciroppo semplice.
Quest’ultimo si prepara unendo a 100 g di acqua 190 g di zucchero e scaldando il composto fino a quando lo zucchero non si sarà sciolto. Quindi si filtra utilizzando delle garze e si aggiunge all’idrolito.
Se al posto dello zucchero si usa il miele si avrà il mellito.
Si fa macerare a freddo la droga in olio di oliva per diversi giorni a seconda della pianta oppure si scalda per qualche ora il composto di erbe ed olio. In entrambi i casi si filtra attraverso un colino o una garza spremendo bene e si conserva al buio e al fresco. Es.: olio di iperico.
POMATA O UNGUENTO
Si prepara unendo sostanze medicamentose ad eccipienti grassi di consistenza molle quali lanolina, vaselina o olio di mandorle.
Sono gli infusi, i decotti e i macerati, che hanno le sostanze medicamentose disciolte in acqua.
Si ottengono facendo macerare piante fresche o secche in acqua e distillando poi la soluzione.
Si ottiene facendo macerare la droga secca in alcool etilico puro a 95° ed acqua.
Si ottiene facendo macerare in alcool ad una precisa gradazione la pianta fresca. Dalla tintura madre si possono ricavare per diluizione molti preparati. Il grado della soluzione alcolica dipende dal principio attivo che si vuole estrarre. 80° essenza o resina - 70° alcaloide - 60° in tutti gli altri casi. La proporzione tra droga e solvente è di solito è di 1:5, cioè per 20 g di droga vi sono 100 g di solvente. Il preparato deve essere filtrato dopo i giorni necessari che di solito sono 5-10 a seconda della consistenza della droga, ma possono anche variare; poi si conserva in flaconi di vetro scuro al fresco fino a 5 anni. La tintura si assume in gocce o a cucchiaini diluita in un po’ d’acqua, infuso o altro liquido.
Soluzione ottenuta macerando piante o estratti di piante in alcool e zucchero.
Elisir di gradazione alcoolica maggiore.
Sono soluzioni medicamentose di fitocomplessi di piante medicinali estratte per macerazione o percolazione della droga in un solvente e successiva concentrazione della soluzione, per mezzo dell’evaporazione totale o parziale del solvente. Estratto secco: si ottiene per evaporazione totale del solvente fino a che si ottiene una polvere. Estratto fluido: il rapporto estrattivo è di 1:1; il peso della soluzione finale deve eguagliare quello della droga secca di partenza. Estratto molle: è più concentrato dell'estratto fluido.
Si ottengono per distillazione in corrente di vapore e si utilizzano in minime quantità.
E' un bagno parziale che si effettua con un panno imbevuto del medicamento (infuso, decotto, macerato).
Si tratta di materiale vegetale che viene inserito tra due garze ed applicato sulla parte da curare. Può anche essere tiepido o caldo.
E' un miscuglio molle che spesso contiene olio o alcool e che si usa per praticare frizioni sulla pelle al fine di alleviare dolori e indolenzimenti.
Nel primo caso si respirano direttamente i vapori terapeutici emanati dall pianta per ebollizione, nel secondo caso si bruciano le erbe su una piastra rovente e viene respirato il vapore che satura l’ambiente.
Sono rimedi che vengono preparati da un farmacista o fitopreparatore su prescrizione medica.
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