L’erbario è una raccolta ordinata di piante essiccate montate su fogli chiamati exsiccata e classificati solitamente a scopo di studio. Le varie fasi della preparazione dei campioni per l'allestimento di un erbario vanno seguite con molta cura. Un erbario può risultare molto utile per le ricerche di botanica, soprattutto nel campo delle piante officinali, in quanto permette di prendere confidenza con la pianta e di analizzarla in tutti i suoi particolari, facilitandone così il riconoscimento e lo studio.
Prima di raccogliere una pianta, è necessario accertarsi
che la specie che si intende prelevare non sia protetta da
normative regionali, nazionali o europee. La raccolta non
va eseguita mentre piove o poco tempo dopo la fine di una
pioggia abbondante. Per l’allestimento di un'exsiccata infatti
occorrono piante perfettamente asciutte, altrimenti durante
il processo di essiccazione potrebbero ammuffirsi,
deteriorarsi o assumere un colore brunastro. Per lo stesso
motivo l'esemplare non va raccolto durante le prime ore della
mattina o verso sera, momenti in cui le piante sono
ricoperte di rugiada o umidità.
Per prima cosa si procede all’eradicazione della pianta con l’aiuto di
una piccola zappetta e paletta. Bisogna stare attenti a non
danneggiare la radice che, solitamente, sarà tanto più grande
quanto lo è l’apparato aereo della pianta.
Eliminare il terreno intrappolato nell’apparato radicale, magari
scuotendolo un po’ o pulendolo con un fazzoletto di carta
leggermente inumidito. Inserire la pianta nella pressa da campo
riponendola ben stesa tra due pagine di quotidiano. Se l’esemplare è
più grande della pressa occorrerà ripiegarne il fusto tra la metà e la
terza parte superiore.
Una volta giunti a casa o a scuola la pianta dovrà essere riposta
nell’apposita pressa da tavolo tra due pagine pulite di quotidiano.
Se non si ha in dotazione una pressa da tavolo, si potrà ovviare con
la classica pila di libri. Prima si dovranno eliminere ulteriori
residui di terreno dalle radici che, se troppo spesse, potranno
essere sezionate longitudinalmente.
Dopo 24 ore al massimo la carta che ricopre i campioni dovrà essere
sostituita con altra asciutta. Per evitare che le parti più fragili si
rovinino nel corso di questa operazione, è bene togliere lo strato di
carta superiore, sostituirlo con un foglio nuovo, capovolgere
delicatamente il tutto e sostituire l’altro foglio vecchio. La pressa da
tavolo viene stretta un po’ di più servendosi delle viti.
E’ bene collocare la pressa in un ambiente caldo e asciutto perché
quanto più veloce sarà l’essiccazione tanto meglio si conserveranno i
colori delle foglie e dei fiori. Il campione sarà pronto quando tutte le
parti appariranno rigide al tatto non dando più una sensazione di
umido. In genere per una essiccazione completa è sufficiente
attendere 1 settimana, ma naturalmente il tempo può variare.
Una volta pronti i campioni dovranno essere sistemati su un
cartoncino bianco delle dimensioni di 30 cm x 45 cm.
Per fissare la pianta essiccata si utilizzeranno spilli di acciaio
inossidabile e striscioline di carta. Le strisce si appoggeranno sul
fusto o sui rami e saranno fissate con uno spillo che dovrà passare
per il lato inferiore del foglio. I frutti o i semi andranno riposti in una
bustina che verrà incollata in un angolo del cartoncino.
In un altro angolo verrà posta l’etichetta che ha le dimensioni
standard di 10,5 cm x 7,4 cm. Dovrà riportare il nome dell’erbario di
cui il campione andrà a fare parte, il nome della specie completo di
autore, la famiglia di appartenenza della specie, la località in cui è
stato raccolto l’esemplare, l’habitat della specie, il nome del
raccoglitore (legit, in latino), il nome di chi ha identificato
l’esemplare raccolto (determinavit, in latino).
Gli exsiccata vanno conservati in raccoglitori sul quale deve essere
indicato il titolo dell'erbario (Es.: Piante Officinali del Monte Vivo).
Gli erbari possono essere costituiti anche da fotografie o disegni.
Pubbliche istituzioni, musei, biblioteche, università scientifiche
solitamente possiedono erbari importanti, di valore storico oltre che
scientifico, che sono affidati ad una persona chiamata curatore.
Oggi è possibile realizzare degli erbari fotografici con l'ausilio dello
scanner, grazie al quale si riesce ad ottenere un’immagine realistica
dell'esemplare che non si deteriora nel tempo. Bisogna sistemare in
modo armonico e distendere bene le varie parti della pianta,
aiutandosi anche con della plastilina. Dopo aver scannerizzato, è
possibile migliorare l’immagine ottenuta con processi di fotoritocco
per eliminare eventuali imperfezioni e potenziare la luce. E’
possibile anche aggiungere un’etichetta digitale ed evitare, dunque, i
lavori manuali di ritaglio e incollaggio.
Erbario:…………………………………………………………………………………………………………. Specie:…………………………………………………………………………………………………………… Famiglia:……………………………………………………………………………………………………….. Loc.:……………………………………………………………………………………………………………….. Hab.:…………………………………………………................................................................... Legit:………………………………………………………………………………………………………………. Det.:……………………………………………………………………………………………………………….. Data:………………………………………………
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